mercoledì 21 marzo 2007

Una volta per tutte


Una precisazione: nelle ricette, quando parlo di olio intendo sempre ed esclusivamente olio extravergine di oliva. Che massaia rurale toscana sarei sennò? L’olio che metto in tavola nel ristorante e che uso per condire è quello di mia produzione. Ho circa 300 olivi, piantati nel 2000: moraiolo, leccino, frantoiano e olivastra di Seggiano, una specie autoctona dell’Amiata, che è lenta nella crescita e produce olive piccoline, ma è molto resistente alle gelate. Per cucinare uso comunque olio extravergine di olive, ma magari lo compro visto che la mia produzione è ancora lontana da darmi l’autosufficienza (56 kg nel 2006). Per friggere, in particolare dolci, preferisco olio di girasole, soprattutto per un fatto di gusto: mi sembra che si distingua meglio il sapore della cosa fritta, mentre l’olio d’oliva tende sempre a farsi sentire un po’ troppo. Però confesso che mi sento un po’ traditrice quando verso olio di girasole in padella…

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