mercoledì 18 aprile 2007

Il prato


Nel 2001, tra i mille acquisti per l’azienda, comprai anche un trattorino falciaerba, un attrezzo assolutamente indispensabile per tenere minimamente a bada l’erba, che appena la primavera intiepidisce l’aria comincia a crescere a vista d’occhio: nel giro di due giorni arriva al ginocchio, in quattro diventa una giungla; erbacce di tutte i generi, ortiche e scardacci, steli grossi un dito durissimi da tagliare. Lo scorso settembre il trattorino Honda rosso, comprato usato, ha reso l’anima dopo oltre 5 anni di onorato servizio. Ne ho comprato uno nuovo stavolta, una marca meno nota ma pare altrettanto valida. E a fine marzo ho affrontato la prima falciatura, con l’erba già alta e grossa. Mi piace starmene lì sopra a fare avanti e indietro, movimento lento e regolare che mi ispira profonde meditazioni. E intanto le mille buche scavate nel prato dagli istrici mi fanno sballottare bene bene e ne viene fuori una specie di massaggio, non diverso da quelli che si vedono in tv fatti da vibromassaggiatori su sederi di ragazzette procaci. Ovviamente le foto non rendono la possanza dell’erba…

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