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Grazioso aneddoto di vita in campagna. La cantina del podere è chiusa da una pesante porta in legno, quella che c’era quando ho comprato il podere e che babbo ha restaurato con grande impegno. Non c’era più la chiave originale, e quelli della ferramenta Rabagli a Grosseto l’hanno fatta a mano prendendo il calco dalla serratura: una grossa serratura in ferro, una chiave pesante che va infilata in un certo verso e girata in un certo modo.
Il sabato di Pasqua si cucina tutto il giorno per il pranzo del giorno dopo, la sera ci sono ospiti a cena, e verso mezzanotte, al momento di chiudere la cantina, la chiave si infila storta, dà comunque una mandata ma rimane incastrata e non si toglie più, non va avanti né indietro, e soprattutto la porta resta chiusa. Ci proviamo io, Riccardo e Sabrina a riaprire, Sabrina riesce ad estrarre la chiave ma la serratura resta bloccata e la porta chiusa. E dentro la cantina ci sono, oltre a mille altre cose che servono spesso, l’acqua e il vino per il pranzo di Pasqua!
Sabri promette di avvisare Paolo, il suo babbo, ché venga la mattina di Pasqua a cercare di aprire la cantina, altrimenti bisognerà spaccare la porta. E ce ne andiamo a letto.
La mattina di Pasqua scendo alle 7 per preparare la colazione per gli ospiti, ma trovo già Paolo ad armeggiare davanti alla porta con cacciavite vari. E poi me ne vado in cucina, ma mentre scaldo il latte e verso il caffè giro gli occhi verso la porta della cantina e vedo… due piedi che sbucano dal muro! Una volta tanto la macchina fotografica è a portata di mano, mi precipito a immortalare il momento.
Non riuscendo a smuovere la serratura dall’esterno, Paolo ha deciso che l’unico modo è cercare di sbloccarla dall’interno; e per entrare c’è solo quel finestrino, molto alto dal pavimento della cantina, che è interrata rispetto al marciapiede; ma per fortuna sotto il finestrino ci sono le bottiglie dell’acqua, e per fortuna sono bottiglie in plastica; e per fortuna Paolo è in forma smagliante e passa dal finestrino!
Lieto fine: Paolo sguscia in cantina come un gatto, riesce a sbloccare e poi a riparare la serratura, gli ospiti hanno anche acqua e vino a tavola.
Grazie Paolo, mio salvatore in questa come in tante altre occasioni!
Il sabato di Pasqua si cucina tutto il giorno per il pranzo del giorno dopo, la sera ci sono ospiti a cena, e verso mezzanotte, al momento di chiudere la cantina, la chiave si infila storta, dà comunque una mandata ma rimane incastrata e non si toglie più, non va avanti né indietro, e soprattutto la porta resta chiusa. Ci proviamo io, Riccardo e Sabrina a riaprire, Sabrina riesce ad estrarre la chiave ma la serratura resta bloccata e la porta chiusa. E dentro la cantina ci sono, oltre a mille altre cose che servono spesso, l’acqua e il vino per il pranzo di Pasqua!
Sabri promette di avvisare Paolo, il suo babbo, ché venga la mattina di Pasqua a cercare di aprire la cantina, altrimenti bisognerà spaccare la porta. E ce ne andiamo a letto.
La mattina di Pasqua scendo alle 7 per preparare la colazione per gli ospiti, ma trovo già Paolo ad armeggiare davanti alla porta con cacciavite vari. E poi me ne vado in cucina, ma mentre scaldo il latte e verso il caffè giro gli occhi verso la porta della cantina e vedo… due piedi che sbucano dal muro! Una volta tanto la macchina fotografica è a portata di mano, mi precipito a immortalare il momento.
Non riuscendo a smuovere la serratura dall’esterno, Paolo ha deciso che l’unico modo è cercare di sbloccarla dall’interno; e per entrare c’è solo quel finestrino, molto alto dal pavimento della cantina, che è interrata rispetto al marciapiede; ma per fortuna sotto il finestrino ci sono le bottiglie dell’acqua, e per fortuna sono bottiglie in plastica; e per fortuna Paolo è in forma smagliante e passa dal finestrino!
Lieto fine: Paolo sguscia in cantina come un gatto, riesce a sbloccare e poi a riparare la serratura, gli ospiti hanno anche acqua e vino a tavola.
Grazie Paolo, mio salvatore in questa come in tante altre occasioni!
2 commenti:
Ben tornata! Che piacere ritrovarti con racconti più lunghi di Facebook! Bis! Bis! Sim
Grazie stella del nord!
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